Maggio 2012
Maria di Nazaret ci educa alla vita bella del Vangelo
L’eco della peregrinatio di Maria di Nazaret è ancora vivo nella nostra Parrocchia; la sua visita ha lasciato un segno in tutti noi; la sua immagine esposta, venerata in tante famiglie, è segno dell’amore filiale verso la Mamma celeste. Maria è maestra di vita cristiana! Ella, prima di essere madre del Figlio di Dio, è discepola sempre in ascolto della sua Parola. Il suo discepolato è testimonianza di un’esperienza, di un incontro, che si fa storia, si fa carne nella sua vita. Ci indica la via per andare a Cristo, l’Odegitria della nostra vita,
ad Jesum per Mariam, donandoci e mostrandoci il suo Figlio. Ci invita a dare concretezza alla Parola del Figlio: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv. 2,5). Ci insegna a stare insieme come comunità del Risorto “Tutti questi erano perseveranti e concordi nella preghiera, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù,” (At. 1,14). Nella sua vita appare tutta la bellezza del Vangelo, ideale e senso della vita dell’uomo. Il senso della nostra vita è Gesù risorto, è Lui la via che ci conduce alla verità che è Dio e ci rivela la nostra verità, essendo venuto per rendere testimonianza alla verità. Tutto ciò nella vita di Maria è il pane quotidiano. Il mese di Maggio, dedicato dalla tradizione cattolica alla Madonna, ci invita a stringerci a Maria, come figli sulle ginocchia della madre, invocandola come maestra di vita cristiana. In questo mese tanti fanciulli e adolescenti si accosteranno per la prima volta alla Santa Comunione e riceveranno il dono dello Spirito Santo nella S. Cresima, che il nuovo Pastore, mons. Filippo Santoro, invocherà su ciascuno e sulla nostra Comunità parrocchiale. Il “passaggio” della Madonna, nelle famiglie che ne fanno richiesta, sia foriero di serenità familiare, di relazioni positive, di fiducia e ottimismo nella vita.
Fraternamente !
Don Paolo
Aprile 2012
Il Signore è veramente risorto! Alleluia!
Gesù Risorto, l’uomo nuovo, è la meta di ogni nostro desiderio. Nel “già” della sua resurrezione trova fondamento e anticipazione il “non ancora” della nostra pienezza di vita. La vita del discepolo di Cristo, sequela del Maestro, risponde al dinamismo di una freccia lanciata nell’infinito di Dio, che raggiungerà con certezza il suo bersaglio. Un giovane chiese ad un vecchio saggio: “perché la primavera ridesta i moti dell’animo umano?”; rispose: “si compirà un avvenimento unico e definitivo che ingenererà un’eterna primavera nel cuore dell’uomo”. Non lo sapeva, ma parlava della Pasqua di Cristo.
La Pasqua è la celebrazione della vita! La morte non è l’ultima parola, essa ormai appartiene alle realtà penultime. Pur segnando il termine del cammino terreno, essa è stata vinta dalla resurrezione. E’ la festa della speranza! L’anelito alla vita è corroborato dalla certezza della mèta. Il premio dell’ “oggi sarai con me in paradiso” evoca il compimento di tutte le attese, il raggiungimento di ogni desiderio.
Con la Pasqua ci viene consegnato il testimone dell’impegno cristiano nella storia. Con il suo “andate in tutto il mondo”, Cristo affida ai cristiani il compito di generare la nuova umanità, di edificare un habitat umano rispondente alla dignità dell’uomo; il giardino del sepolcro vuoto è il nuovo giardino dell’Eden nel quale l’umanità vive riconciliata con Dio e tutti gli uomini sperimentano l’universale fraternità. In essa regnano il rispetto della persona e l’interesse per il bene comune, ognuno vive come in casa propria, sapendo che la sua metà ultima è la partecipazione alla vita del Risorto. Con la gioia nel cuore, cantiamo il canto della vita nuova e diamo visibilità alla nostra fede con l’essere portatori di speranza. Tutto diventa possibile, perché la resurrezione di Cristo ha eliminato l’impossibile!
Buona Pasqua !
Don Paolo